Commenti al testo di Anna Giordano
Vivere e non morire

 Anna Giordano - 25/01/2015 01:31:00 [ leggi altri commenti di Anna Giordano » ]

Mi è capitato più di una volta di citare in alcune mie poesie le dune del deserto, sono per me come una sorta di mistero e anche amiche, ne sono affascinata. Non sapevo che fossero studio per scientifici del livello di Robert Lanza. Ti ringrazio Lorenzo, per averne parlato, approfondirò perché m’interessa. Conosco sommariamente gli studi che Robert Lanza ha approfondito a riguardo della vita oltre la morte e posso solo dire che quel che afferma sia vero... Grazie Lorenzo, per questo tuo interessante commento.

Ciao.
Anna

 Anna Giordano - 25/01/2015 01:14:00 [ leggi altri commenti di Anna Giordano » ]

Il tempo è vita e la vita è tempo... viviamo nel tempo che ci attraversa e lo concretizziamo con le nostre azioni. Sono affascinata dal tempo e penso che io non sia la sola. La vita come il tempo li vedo di forma circolare poiché tutto si ripete e tutto si rinnova senza mai uscire dal ciclo della vita. Eraclito diceva: Tutto scorre, tutto si trasforma nulla si distrugge... nulla di più vero! Amare e conoscere due principi basilari della vita che vivono nei millenni ed accompagnano la vita di ogni essere umano. Ti ringrazio Ferdinando per questa tua condivisione di pensiero.

Ciao.
Anna

 Lorenzo Mullon - 24/01/2015 10:35:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

la verità dell’esistenza
si trova nel silenzio delle dune del deserto
di come si formano col vento
ma è così difficile parlarne
finché ci sono i dogmi
è impossibile

per fortuna qualcosa si muove persino a livello scientifico
ci sono gli studi di Robert Lanza
uno dei maggiori scienziati viventi
che sono del tutto in sintonia con quello che dice da sempre il pensiero non duale indiano, per esempio, ma non solo
però qui in Italia
non se ne parla
a causa di evidenti barriere ideologiche
erette da gruppi di potere molto riconoscibili

 Nando - 24/01/2015 08:54:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Intuiamo che il tempo e l’imperfetto, non appartengono al destino umano, qualcosa da dentro ci sospinge verso il perfetto Assoluto, non chiuso ma aperto in sé incavo infinito; ecco, allora apparire in questi tuoi versi, la nostra sete di amire e coniscenza, le due categorie dell"esperienza umana che, si racconta, saranno le uniche a varcare con noi la soglia del morire.

Ciao Anna